Andrea Iacomini

Romano di origini abruzzesi. Giornalista professionista, cattolico, è nato a Roma nel 1974 dove ha frequentato il Liceo Ginnasio Statale Giulio Cesare, si è laureato in Scienze Politiche (indirizzo internazionale e comunitario) all’Università LUISS G. Carli e diplomato alla Scuola di giornalismo dell’Università di Tor Vergata. Papà di Riccardo. È autore di numerosi editoriali e articoli su tematiche legate all’attualità e alla politica estera sui maggiori quotidiani e riviste italiani; cura uno spazio blog di approfondimento sull’Huffington Post Italia. Nel 2007 ha pubblicato il libro “Buona Strada (Cronaca di una campagna elettorale)”. È stato direttore responsabile della rivista dell’UNICEF Italia “Dalla parte dei bambini”. Nella sua intensa storia professionale e di vita c’è, fin da giovanissimo, l’impegno come volontario e attivista nel mondo dell’associazionismo scoutistico (gruppo scout AGESCI ROMA 66), politico e sociale. Interessi che lo portano ad occuparsi di tematiche relative all’Europa ed alla cooperazione internazionale, prima come esperto di Fondi
strutturali e successivamente come responsabile stampa dell’OICS – Agenzia delle Regioni per la Cooperazione Internazionale per assumere poi l’incarico di portavoce
dell’Assessorato alle Politiche per l’Infanzia e la Famiglia del Comune di Roma.
È in UNICEF Italia dal 2008, prima come capo ufficio stampa e poi, dal 2012, come portavoce nazionale. Ha condotto e conduce un’intensa attività sui media (interviste, articoli, approfondimenti sulle principali testate tv, radio, giornali, web) su tematiche come la cittadinanza (ius soli), il caso Ilva, la povertà minorile in Italia, i migranti oppure contro l’eccidio di bambini in Siria (Aleppo Day), in Iraq, Sud Sudan, Centrafrica e Yemen, temi cui è molto legato e che lo vedono in prima linea anche con iniziative e mobilitazioni globali. Il video dell’Huffington Post con la sua dichiarazione “L’umanità è morta in Siria” dopo l’eccidio di bambini con il gas nell’aprile 2017 ha ottenuto oltre 4 milioni di visualizzazioni su youtube. Tra le mobilitazioni lanciate come Portavoce, è degna di nota la campagna «Tutti giù per terra» a cui ha aderito simbolicamente anche il conduttore Carlo Conti durante il Festival di Sanremo 2016.

Tra le sue missioni più importanti quelle in Africa, Ghana, Sierra Leone, Libano, Siria, Giordania, Iraq e Kurdistan iracheno dove ha visitato molti campi profughi e attività
UNICEF. Dal 2014 è “INVIAGGIO” in scuole, università, piazze ed eventi dove racconta le sue esperienze sul campo con un monologo multimediale fatto di immagini, storie, video, aneddoti che ha toccato 300 comuni italiani da Nord a Sud.
Per sensibilizzare i giovani ha tenuto lezioni sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia e nel mondo, sulla povertà e sullo scenario internazionale (con particolare
attenzione ai Paesi in via di sviluppo e alle guerre) nelle Università di Firenze, Milano (Statale e Cattolica), Catania, Roma Tre, La Sapienza, Teramo, LUISS, Foggia, Bari,
Benevento, Torino, Perugia, Reggio Calabria, Bologna, oltre che in moltissime scuole e licei. Nel 2015 ha portato nei teatri di Roma (Teatro dell’Orologio), Bologna, Treviso e Milano (teatro Parenti – tutto esaurito) il monologo IN VIAGGIO (VERSO IL GIORNO DOPO) scritto con l’attore e regista Paolo Vanacore. Nel 2016 e nel 2017 è stato curatore per UNICEF della trasmissione in prima serata su RAIUNO “PRODIGI LA MUSICA E’ VITA” dedicata alla raccolta fondi per i bambini invisibili che ha registrato nell’ultima edizione il 12% di share e che ha visto il picco massimo delle donazioni durante il suo intervento a metà serata. Nel 2016 ha pubblicato con Ponte Sisto il romanzo autobiografico IL GIORNO DOPO presentato in oltre 50 città d’Italia. É membro della giuria e ospite d’onore del Premio Rai “Luchetta Hrovatin Ota” di Trieste per la sua intensa attività al fianco dei bambini ed ha ricevuto dalla Fondazione “Riccardo Tanturri” il Premio Scanno 2014 per la categoria “Valori”. Nel 2016 è stato inoltre insignito del Premio Cutuli e del Premio “Città di Caorle”.