Cineforum Aurunco

La storia del Cineforum Aurunco: Il 15 marzo del 1974, fu redatto il primo statuto e stilato il programma della prima stagione del Cineforum Aurunco. Circa due anni dopo, precisamente il 28 ottobre del 1976, dinanzi al notaio Federico Girfatti, fu firmato l’atto costitutivo dell’associazione culturale alla presenza di Emilio Galletta, Alberto Cavallo, Gianpietro Di Marco, Antonio Calenzo, Anna e Giulia Casella, Pasquale Prassino, Erasmo Filibetto, Giovanni Palmieri, Riccardo Aceti, Ezio Coppa, Girolamo Perrotta, Antonio Tucci, Pasquale Stanziale, Maria Storace, Filippo Ianniello, Maria Antonietta Rozzera , Antonia Bruni, Franca Calenzo, Renato Vrola ed Antonio Varone.
In quel periodo il clima storico e sociale era vivace nel cuore di Sessa Aurunca, la costruzione della Chiesa dedicata ai martiri sessani Casto e Secondino, voluta da Mons. Vittorio Maria Costantini, era da poco terminata; la Sessana viveva i suoi tempi d’oro partecipando al campionato di Serie D. Un giorno di febbraio, mente si vivevano con intensità le proiezioni del Seccareccia, Alberto Cavallo, Emilio Galletta e Ferruccio Parrini, maturarono l’idea di creare un’associazione per riunire un gruppo di appassionati di cinema. Il primo passo fu quello di parlare con il gestore della sala, Riccardo Aceti, che immediatamente accolse il sogno concedendo gratuitamente l’uso della sala cinematografica per un giorno alla settimana, il martedì. Da qui il primo manifesto ed appena raggiunto il numero di una cinquantina di adesione fu fissata la data della prima proiezione. Il 26 marzo del 1974, fu proiettato, sullo schermo del Cinema Seccareccia, ‘La caduta degli dei’ di Luchino Visconti: un evento che diede l’avvio al lungo cammino dell’associazione culturale I mesi e gli anni passavano, dibattiti, confronti sui diversi punti di vista accrescevano la socialità fra gli aderenti. Biglietti gratuiti venivano rilasciati, man mano, per chi non poteva permettersi l’abbonamento. A poco a poco, i soci iniziarono a vivere con maggiore coinvolgimento anche le rappresentazioni teatrali napoletane.
Galletta ed Eduardo De Filippo: Un aneddoto che è piacevole ricordare è lo scambio di missive avvenuto tra Emilio Galletta, per quasi trent’anni direttore dell’associazione, ed il grande Eduardo De Filippo. Negli ultime mesi del ’76, De Filippo portò in scena ‘Natale in casa Cupiello’. Poter avere un biglietto era un’impresa ardua ma sicuramente non impossibile per Galletta, il quale scrisse direttamente ad Eduardo. La risposta giunse dopo qualche giorno: il grande maestro fornì la propria disponibilità ad accogliere i soci dell’associazione al teatro San Ferdinando.

Il Mensile Suessano Il Cineforum Aurunco non è stato solo eventi culturali ma anche informazione su avvenimenti, sport e notizie di politica e di attualità del territorio, arricchito da approfondimenti ed importanti firme del territorio aurunco, il tutto raccolto nella rivista: ‘Il Mensile Suessano’ che iniziò le sue pubblicazione nel dicembre del 1982 e per molti anni ha rappresentato un prezioso strumento di dibattito, ma anche di approfondimento della storia locale sotto la guida illuminata di Emilio Galletta.
Una storia che dura da oltre quarant’anni Una storia d’amore che dura da oltre quarant’anni, quella del Cineforum Aurunco per l’arte cinematografica e teatrale. Passione, dedizione e tanto impegno sono i tre punti cardine che hanno accompagnato, in tutti questi anni, i tanti amici che si sono avvicendati nel direttivo dell’associazione a promuovere ricchi cartelloni di alto spessore culturale a Sessa Aurunca. Centinaia di film che hanno consentito di tenere sempre aggiornato il numeroso pubblico su tutte le principali tendenze dell’arte cinematografica.
Per ricordare il “quarantennale” dell’associazione nel 2014, presso l’Auditorium della Scuola Media ‘Francesco De Sanctis’, che da alcuni anni ospita la rassegna cinematografica grazie alla sensibilità e disponibilità della dirigente scolastica dott.ssa Maria Luisa Tommasino, fu organizzata una serata speciale condivisa con tutti i fondatori fortemente voluta dall’attuale direttore del Cineforum, Filippo Ianniello e dal presidente emerito del sodalizio: Emilio Galletta. In tale occasione Valerio Caprara, docente di Storia e critica cinematografica presso l’Orientale di Napoli e critico cinematografico de ‘Il Mattino’ dichiarò: “Il vostro è un piccolo gesto eroico. Il riunirsi, il parlare insieme, il cercare di condividere questi momenti, la possibilità di cambiare qualche opinione su ciò che si ha, su ciò che si è visto, su ciò che si vorrebbe vedere, è un gesto di resistenza. Resistenza da quella modernità che provoca la rarefazione del dialogo. La partecipazione viva, che è quella proprio del bisbiglio di un’intera platea, è un insieme di collettività ed individualità”.
Un’associazione che guarda al futuro L’attività del Cineforum è ancora intensa. L’attuale direttivo presieduto dal dott. Bruno Parrini e composto da Adele Asciolla, Silverio Cardone, Antonio Corallino, Angelo Lopatriello, Luigi Lillo, Giancarlo Palombo ed Emma Piano continua, sotto la direzione del prof. Filippo Ianniello, a curare la diffusione e l’approfondimento della cultura cinematografica nonché l’organizzazione di eventi culturali come la presentazione di opere di autori locali, attività teatrali in collaborazione con le compagnie teatrali del territorio e la partecipazione a spettacoli in particolare presso il Teatro Bellini di Napoli (con cui è stata stipulata una convenzione che consente ai soci di acquistare i biglietti a prezzo ridotto) e il Teatro San Carlo sempre con particolare attenzione alla promozione culturale tra i giovani. Numerose in questi anni anche l’organizzazione di gite a carattere culturale che hanno consentito di visitare tra l’altro numerose ed interessanti mostre d’arte. Il Cineforum, infine, collabora all’organizzazione della rassegna internazionale di cortometraggi “ Periferia dell’Impero film festival”, giunta alla decima edizione, il cui fine è quello di valorizzare l’opera cinematografica breve realizzata da autori indipendenti, amatoriali e professionisti.