Raffaele Cantone

Raffaele Cantone è Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione dal 28 aprile 2014. E’ magistrato ordinario fuori ruolo che ha superato la sesta valutazione di professionalità. E’ nato a Napoli il 24 novembre 1963, è sposato e padre di due figli. Si è laureato in giurisprudenza il 26 ottobre 1986 presso l’Università degli studi Federico II di Napoli con la votazione di 110 e lode, discutendo la tesi in diritto penale dal titolo “Il reato impossibile”, relatore Ch.mo Prof. Pecoraro- Albani. Ha conseguito il 26 maggio 1992 il diploma di specializzazione in ‘Diritto e procedura penale’ presso la stessa Università, discutendo la tesi dal titolo “Rilevanza penale della illegittimità della concessione edilizia”, ottenendo borsa di studio triennale – previo concorso pubblico nazionale per titoli ed esami – erogata dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Carriera professionale E’ stato nominato uditore giudiziario l’1 agosto 1991 ed è stato assegnato, quale prima sede, l’1 ottobre 1992 alla Procura della Repubblica presso la Pretura Circondariale di Napoli dove si è occupato di criminalità comune e di colpa professionale; fra i processi istruiti segnala quello per colpa medica che ha visto l’affermazione della penale responsabilità per omicidio colposo di un sanitario di una struttura pubblica, confermata nei giudizi di merito e dalle Sezioni unite della Cassazione con una sentenza (nota come “sentenza Franzoso”) che è divenuta uno dei principali punti fermi giurisprudenziali in materia di valutazione del nesso di causalità nei reati omissivi colposi. Dal settembre 1996, trasferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli ed assegnato alla sezione “criminalità economica”, si è occupato di indagini riguardanti reati tributari, societari, bancari e fallimentari ed ha coordinato le investigazioni di importanti procedimenti, tra cui quello contro i vertici di un’assicurazione di diritto greco, operante in Italia, investigazione che ha trattato complesse questioni di diritto comunitario, connesse alla libertà di stabilimento introdotta dai trattati comunitari. Dal settembre 1999, designato alla Direzione Distrettuale Antimafia della medesima Procura della Repubblica, si è occupato delle indagini sui gruppi camorristici operanti nel casertano; ha seguito le collaborazioni di alcuni importanti testimoni di giustizia e soprattutto di numerosissimi collaboratori di giustizia della zona; ha coordinato le indagini relative alla latitanza dei principali soggetti operanti in quel contesto e quelle riguardanti la ricostruzione degli organigrammi dei principali sodalizi operanti in provincia di Caserta e su alcuni dei più importanti eventi omicidiari avvenuti in provincia di Caserta. Ha seguito le indagini relative alle infiltrazioni dei predetti gruppi nell’Italia del Nord (Emilia, Veneto) e al riciclaggio e reimpiego dei capitali mafiosi all’estero (Inghilterra, Scozia, Germania, Ungheria e Polonia) ed ha istruito numerosi processi riguardanti le infiltrazioni delle organizzazioni malavitose nelle amministrazioni locali. Si è occupato dei principali filoni di indagine relativi alla infiltrazione camorristica nel settore dell’emergenza dei rifiuti e dei consorzi pubblico-privati della provincia. Proprio in conseguenza di tali attività di indagine è stato sottoposto a misure di sicurezza di natura personale che si protraggono ancora oggi. Trasferito su sua richiesta dall’ottobre del 2007 al Massimario della Corte di Cassazione, in una prima fase è stato destinato al settore civile fino a settembre 2011, occupandosi soprattutto di sanzioni amministrative, legge Pinto e diritto tributario; dal settembre 2011 è stato assegnato al settore penale e dall’ottobre del 2013 ne è stato coordinatore. In questa seconda fase, ha curato la massimazione delle sentenze sui reati contro la pubblica amministrazione e, dopo l’entrata in vigore della legge anticorruzione n. 190 del 2012, ha curato la massimazione di tutte le sentenze che hanno fatto applicazione della nuova legge. Ha redatto numerose relazioni sulle questioni interpretative poste dalla medesima legge, in particolare, la relazione per le Sezioni Unite sui criteri differenziali fra il delitto di concussione e quello di indebita induzione. Con Decreto del Presidente della Repubblica, previa delibera del Consiglio dei Ministri, su richiesta del Ministro della funzione pubblica, di concerto con il Ministro della giustizia e del Ministro dell’interno, e unanime parere favorevole delle Commissioni parlamentari Affari costituzionali di Camera e Senato, è stato nominato Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, carica assunta il 28 aprile 2014 per la durata di sei anni. In questa veste oltre alla rappresentanza esterna dell’Autorità e alla presidenza del Consiglio dell’Autorità medesima (organo collegiale composto di 5 membri), ha svolto e svolge funzioni monocratiche quali la facoltà di avanzare proposte di misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio di imprese nell’ambito della prevenzione della corruzione (previste dall’art. 32 del d.l. n. 90 del 2014) nonché di svolgere funzioni di alta sorveglianza e garanzia delle procedure connesse alla realizzazione delle opere del grande evento Expo 2015, del Giubileo della Misericordia 2016, della ricostruzione delle aree oggetto degli eventi sismici del 2016 e del 2017, delle infrastrutture per le universiadi 2019 che si terranno a Napoli. E’ stato nominato nel 2016 dal Ministro della Giustizia, Coordinatore del Tavolo tecnico ‘Mafie, corruzione e pubbliche amministrazioni’ costituito presso il predetto Ministero, nell’ambito degli Stati generali dell’antimafia. Ha concordato con la Procura generale presso la Corte di Cassazione un modello di protocollo per regolare i rapporti con le Procure della Repubblica presso i singoli Tribunali ed ha successivamente stipulato protocolli con gran parte degli uffici inquirenti italiani. Con DPCM 28 luglio 2017 è stato nominato Presidente del collegio arbitrale per i cd arbitrati bancari per l’erogazione da parte del fondo di solidarietà di prestazioni in favore degli investitori delle Banche in liquidazione Etruria, Banca Marche, Carichieti, Carife. Attività a carattere istituzionale E’ stato membro del comitato scientifico della Commissione, istituita presso il ministero di Grazia e Giustizia con decreto dell’1 ottobre 1998, per la riforma del codice penale, presieduta dal Prof. Carlo Grosso ed ha partecipato ai lavori di varie sottocommissioni in particolare quella sulla riforma del concorso di persone e dei reati associativi.
E’ stato delegato dal Procuratore della Repubblica di Napoli alla redazione del conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri in relazione al decreto del Ministro degli interni concernente la delegabilità delle attività di polizia giudiziaria ai servizi centrali di polizia ed, in data 3 luglio 2001, ha partecipato alla discussione nell’udienza pubblica dinanzi la Corte Costituzionale conclusasi con sentenza (n. 157/01), che ha sostanzialmente accolto la interpretazione proposta dalla Procura della Repubblica. E’ stato, per quattro legislature, consulente, a tempo parziale della Commissione parlamentare antimafia, partecipando anche alla redazione della relazione sulla criminalità organizzata di tipo camorristico in Campania. E’ stato componente, dal dicembre 2011, della commissione istituita dal Ministro della funzione pubblica per lo studio ed il contrasto della corruzione ed in questa veste ha partecipato alla predisposizione della relazione contente proposte di modifica al disegno di legge in materia, fatta propria dal Ministro e tradotta in emendamenti governativi trasmessi al Parlamento in gran parte approvati e confluiti nella legge n. 190 del 2012, nota come legge anticorruzione. E’ stato nominato nel 2013 componente della Commissione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per “l’elaborazione di proposte in tema di lotta, anche  patrimoniale, alla criminalità” ed in questa veste ha partecipato alla redazione del rapporto pubblicato nel gennaio 2014 “Per una moderna politica antimafia”. Ha partecipato in veste di Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione a numerose audizioni dinanzi commissioni parlamentari sia in sede di esami di progetti di legge sia in sede di indagini parlamentari. Esperienze di carattere internazionale. Nel ruolo di magistrato inquirente si è occupato di numerose indagini con riflessi all’estero ed ha attivato varie attività di rogatorie in paesi stranieri anche per le tematiche del reinvestimento di proventi in attività illecite; ha partecipato ad attività investigative all’estero collaborando con le magistrature e le attività inquirenti degli stati esteri.
Si è occupato presso l’Ufficio del massimario di varie tematiche internazionali, sia relativamente all’applicabilità delle norme del diritto UE sia delle Convenzioni internazionali, sia delle disposizioni in tema di mandato di cattura europeo. Quale componente della Commissione di studio istituita dal Ministro della funzione pubblica ha partecipato alle audizioni di componenti dell’OCSE sulle tematiche specifiche dell’applicabilità delle convenzioni internazionali in materia di corruzione.
Quale Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione è componente della delegazione italiana che partecipa al GRECO (Groupe d’Etats contre la corruption); ha partecipato a numerosi summit internazionali (ultimo quello di Londra del 2016); partecipa, quale coordinatore del settore anticorruzione, al cd processo di Berlino finalizzato all’ingresso dei paesi balcanici nell’Unione europea; ha stipulato due twinningproject promossi dall’Unione europea per l’assistenza alle Agenzie anticorruzione della Serbia e del Montenegro; ha stipulato protocolli di collaborazione con numerosi organismi anticorruzione stranieri (Tunisia, Ucraina, Messico, Egitto).
Partecipa ai lavori della Consulta internazionale sulla giustizia, la corruzione, il crimine organizzato, le mafie, istituito presso il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale del Pontificio Stato del Vaticano ed è intervenuto al “Dibattito internazionale sulla corruzione” che si è svolto presso lo stato Vaticano il 15 giugno 2017.
Attività scientifica e didattica E’ stato più volte nominato relatore ad incontri di studio organizzati dal Consiglio Superiore della Magistratura per attività formative su diversi temi, tra cui, le misure cautelari, la formazione della prova nel dibattimento, le misure cautelari personali e reali, il reato di falso in bilancio, le riforme del dibattimento, la deposizione degli agenti infiltrati, l’attività investigativa del P.M., le tecniche di indagine e standard probatori in materia di corruzione. Ha svolto dal 2002 al 2006, nominato dal Consiglio Superiore della Magistratura, il ruolo di referente per il distretto di Corte di appello di Napoli per la formazione decentrata nel settore penale. E’ stato nominato dal Consiglio giudiziario presso la Corte di appello di Napoli magistrato collaboratore per il tirocinio degli uditori giudiziari. E’ stato collaboratore a contratto della cattedra di diritto penale presso l’Università degli Studi Federico II in Napoli nell’anno  Accademico 2003/2004. E’ stato per cinque anni, fino all’anno accademico 2009-2010, professore a contratto di “diritto penale amministrativo” presso l’Università telematica Marconi di Roma. Ha svolto incarichi di docenze presso la scuola di specializzazione per le professioni legali istituiti presso l’università Suor Orsola Benincasa di Napoli e presso la facoltà di giurisprudenza di Salerno.
E’ stato nominato docente nel 2013 della Scuola di polizia tributaria per i corsi agli ufficiali e sottufficiali della guardia di finanza in materia di “legislazione antimafia”.
Svol g e docenz e pr e s so l a Scuol a na z iona l e dell’amministrazione, la Scuola Superiore di Polizia, la Scuola Superiore della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Istituto tecnico investigativo dell’Arma dei Carabinieri, l’Istituto Alti Studi della Difesa.
E’ stato titolare, a contratto, nell’anno accademico 2016/2017 dell’insegnamento di “Responsabilità amministrativa e legislazione anticorruzione‘ presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale di Cassino (FR). E’ stato titolare, a contratto, dell’insegnamento di “Legislazione antimafia: profili sostanziali e processuali’ presso l’università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. E’ titolare, a contratto, dell’insegnamento ‘Prevenzione della Corruzione e Trasparenza nella P.A.’ presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

Pubblicazioni
Collabora con numerose riviste giuridiche ed ha pubblicato opere monografiche, numerosi articoli su riviste specializzate e voci enciclopediche su argomenti giuridici.
Ha partecipato, in qualità di redattore e collaboratore, alle due edizioni del “Nuovo Codice di procedura penale” annotato con la giurisprudenza a cura di G. Conso e G. Riccio.

Ha partecipato, in qualità di redattore e collaboratore, alle ultime edizioni del codice di procedura penale commentato a cura di G. Lattanzi. Ha partecipato, in qualità di  redattore e collaboratore, all’ultima edizione della “Rassegna di dottrina e giurisprudenza sul codice penale” a cura di Lattanzi e Lupo (casa editrice Giuffrè) curando il commento degli artt. da 385 -401 e 631- 639 bis ed alla “Rassegna di dottrina e giurisprudenza sul codice di procedura penale a cura di Lattanzi e Lupo (casa editrice Giuffrè) curando il commento degli artt. 74 – 89 e 234 – 243. Ha partecipato, in qualità di redattore e collaboratore, al “Codice delle confische e sequestri”, a cura di R. Tartaglia, 2012, curando gli articoli relativi alla confisca in materia di reati tributari, con il collega Tartaglia, e quella prevista dagli artt. 446 e 722 c.p.. Ha partecipato, in qualità di redattore e collaboratore, al “Codice di procedura penale”, a cura di Canzio e Tranchina, curando gli articoli relativi alla prova documentale, 234-243 c.p.p.. E’ nel comitato direttivo della “Rivista penale” ed è collaboratore dell’“Archivio nuova procedura penale”.

Ha pubblicato i seguenti articoli, note a sentenza e voci enciclopediche:
– “Prime riflessioni sulla testimonianza indiretta dopo la sentenza della Corte costituzionale n. 24 del 1992”, in Arch. Pen., 1992, n. 2;

– “L’incompatibilità del Gip che ha disposto il giudizio immediato a partecipare al giudizio abbreviato. Note in margine alla Giurisprudenza costituzionale” in collaborazione con il collega Auletta, in Cass. Pen., 1993, p. 725;

– “Ma l’accusa è sempre garantita nel procedimento di riesame?” in Arch. n. proc. pen., 1993, p. 44;

– “Nuovo codice della strada: le sanzioni penali” in Riv. giur. della Circolazione e dei Trasporti, 1993, p. 494;

– “Il consulente tecnico del pubblico ministero nelle indagini preliminari”, in Arch. n. proc. pen., 1994, p. 609;

– “Le ricognizioni informali di cose diventano atti irripetibili, in Cass. pen, 1995, n. 782;

– “Sulla inclusione nel fascicolo del dibattimento delle dichiarazioni integrative della querela”, in Cass. pen., 1995, n. 998;

– “Il Ruolo degli enti creditizi e degli intermediari finanziari nella legislazione di contrasto al riciclaggio. In particolare: l’obbligo di identificazione e di registrazione e la segnalazione delle operazioni sospette”, in Riv. pen., 1995, p. 717; ripubblicato in “Studi urbinati” 1994- s;

– “E’ reato guidare un motoveicolo con patente di categoria B?”, in Giur. mer., 1995, p. 778;

– “I <sequestri> nel codice di procedura penale, in Arch. n. proc. pen., 1996, p. 3;

– “Denunce anonime e poteri investigativi del pubblico ministero, in Cass. pen., 1996, n. 1666;

– “L’abusivismo finanziario: esperienze da un’indagine giudiziaria” in Cass. pen., 1996, n. 1774;

– “Note minime a proposito del provvedimento abnorme”, in Cass. pen., 1996, n. 82;

– “Formazione di riserve occulte da parte dell’impresa destinate all’illecito finanziamento dei partiti politici”, in Cass. pen., 1997, n. 179;

– “Il Gip investito della richiesta di proroga
può ordinare la formulazione dell’imputazione?, in Giur. mer., 1997, p. 660;

– “In tema di richieste di prove non potute indicare nella lista”, in Cass. pen., 1997, n. 865;

– “Sull’applicabilità della diminuente dell’art. 442 c.p.p. in dibattimento”, in Cass. pen., 1997, n. 889;

– “L’utilizzazione delle intercettazioni in <procedimenti diversi>”, in Cass. pen., 1997, n. 902;

– “Brevi note sul contenuto della querela”, in Arch.n.proc.pen., 1998, p. 100;

– “Esame del perito e lettura della relazione scritta nella regola dettata dall’art. 511”, in Cass. pen., 1998, n. 267;

– “Brevi osservazioni sulle modalità di deposito dell’impugnazione da parte del p.m. e sulla motivazione per relationem dell’atto di impugnazione, in Cass. pen., 1998, n.
295;

– “Costituisce reato l’attività di raccolta di scommesse fatta nell’interesse di un allibratore estero?”, in Cass. pen., 1998, n. 759;

– “Esiste ancora “il giudicato” sulla pena?”, in Giur. Merito 1998, p. 981;

– “Puntualizzazioni sull’abnormità” in Cass. Pen. 1998, p. 3073;

– “Sulla intrascrivibilità del sequestro preventivo” in Cass. Pen. 1999, p. 3061;

– “L’art. 238 bis c.p.p.: strumento probatorio e mezzo di risoluzione preventiva del contrasto tra giudicati”, in Cass. Pen. 1999, p. 2890;

– “I Poteri della polizia giudiziaria prime e dopo l’intervento del pubblico ministero”, in Cass. Pen. 2000, p. 2083;

– “L’elaborazione giurisprudenziale sull’art. 270 c.p.p.: brevi riflessioni”, in Cass. Pen., 2000, p. 2041;

– Perquisizioni e sequestri: dalle tecniche investigative alle problematiche processuali”, in Arch. n. proc. pen., 2001, p. 3;

– Commento agli artt. da 17 – 23 del D.lgs 507/99 in Leg. Pen. 2001, p. 764;

– Il danno nei reati di bancarotta e la legittimazione alla costituzione di parte civile nel procedimento penale per reati fallimentari, in Giust. Civ., 2002, p. 231;

– L’allegazione di prove documentali false al tribunale del riesame costituisce favoreggiamento personale? in Cass. pen. 2002, p. 238;

– La “circolazione” probatoria tra procedimenti. Le modifiche introdotte dalla l. 63/01, in Cass. pen. 2002, p. 2561;

– Verbale di interrogatorio di persona detenuta: modalità di documentazione; validità e sufficienza del solo verbale riassuntivo per la utilizzazione del contenuto delle dichiarazioni, in Cass. pen. 2003, p. 64;

– Sul sequestro preventivo nell’ipotesi di reato consumato: è sequestrabile un immobile abusivo definitivamente ultimato?, in Cass. pen. 2003, p. 564;

– L’utilizzazione probatoria delle intercettazioni disposte per la cattura di latitanti, in Cass. pen. 2003, p. 1991;

– Sulla riesaminabilità del decreto di sequestro probatorio di cose già restituite, in Cass. pen. 2005, p. 915;

– L’attenuante della costituzione in carcere nell’ipotesi di evasione dagli arresti domiciliari, Cass. pen. 2005, p. 1940;

– Le modifiche processuali introdotte con il decreto antiterrorismo (d.l. n. 144/05 conv. in l. 155/05), in Cass. pen. 2005, p. 2507;

– Le informazioni confidenziali calunniose integrano il delitto di cui all’art. 368 c.p.?, Cass. pen. 2006, p. 1458;

– Il recupero dei ricordi latenti a mezzo ipnosi e tutela della libertà morale della persona, in Cass. pen. 2008, p. 3622;

– Il riparto di giurisdizione <sulle ganasce fiscali>, in Giust. civ. 2009, p. 2467;

– Ici e fabbricati rurali; una vicenda paradigmatica dell’insipienza legislativa, in Giust. civ. 2010, p. 1431;

– Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia; la redazione del verbale illustrativo ed il rispetto del termine di centottanta giorni nella giurisprudenza, in Arch. n. proc. pen. 2010, p. 502;

– voce “Agevolazione ai detenuti e internati”, in Dig. Disc. Pen, aggiornamento 2010, p. 21;

– Voce “Evasione e Procurata evasione”, in Dig. Disc. Pen, aggiornamento 2010, p. 247;

– La competenza territoriale nei giudizi di equa riparazione per irragionevole durata dei processi, in Giust. Civ. 2011, p. 761;

– La crisi delle imprese sottratte alle mafie, in AA.VV., Crisi di impresa ed economia criminale, a cura di F. Minutoli, Torino, 2011, p. 25;

– voce “Associazione mafiosa” in Dig. Disc. Pen, aggiornamento 2011, p. 30;

– La tutela del whistleblower e l’art 54 bis del d.lgs n. 165/2001, in AA.VV., La legge anticorruzione, a cura di Pellissero-Mattarella, Torino, 2013, p. 243;

– La Cassazione alla faticosa ricerca del confine fra induzione e costrizione, in Gazz For. 2013, II, p. 38;

– La riforma della documentazione antimafia; davvero solo un restyling?, in Giornale di diritto amministrativo, 2013, p. 888;

– I riflessi della legge n. 190 sulle indagini in materia di corruzione, in AA.VV., Corruzione: strategie di contrasto, a cura di F. Gingari, Firenze 2013, p. 121;

– La reformatio in peius in appello di una sentenza di assoluzione: i limiti imposti dalla Cassazione, in Arch. n. proc. pen. 2013, p. 456;

– I rapporti fra confische di prevenzione e per sproporzione nell’elaborazione della cassazione, in Gazz. For. 2013, p. 74;

– Le sezioni unite sui criteri distintivi fra concussione ed indebita induzione: delineato davvero il confine, in AA.VV., La legge Anticorruzione, a cura di A Jazzetti –A.Bove, Napoli, 2014, p. 41;

– La confisca per sproporzione” in AA.VV., La legislazione penale in materia di criminalità organizzata, misure di prevenzione ed armi, a cura di V. Maiello, Torino, 2015, p. 119;

– Incandidabilità degli amministratori responsabili dello scioglimento di un ente locale per infiltrazioni mafiose (con P. Parisi), in Giornale di diritto amministrativo 2015, n. 6;

– I poteri del Presidente dell’Anac nel d.l. n. 90 (con B. Coccagna), in AA.VV. La nuova autorità nazionale anticorruzione, a cura di R. Cantone e F Merloni, Bologna, 2015, p. 97;

– La prevenzione della corruzione ed il ruolo dell’Anac, in AA.VV., Combattere la corruzione, a cura di F. D’Alberti, Soveria Mannelli, 2016, p. 25;

– L’Anac alle prese con la vigilanza sui contratti pubblici: un ponte verso il nuovo codice degli appalti (con C. Bova), in Giornale di diritto amministrativo, 2016, p. 166;

– La prevenzione della corruzione e delle infiltrazioni mafiose nei contratti pubblici: i commissariamenti per la costituzione di presidi di legalità nelle imprese (con B. Coccagna), in AA.VV. L’Autorità nazionale anticorruzione, a cura di I. Nicotra, Torino, 2016, p. 69;

– La difficile applicazione della disciplina in tema di inconferibilità ed incompatibilità degli incarichi, (con A. Corrado), in AA.VV. L’Autorità nazionale anticorruzione, a cura di I. Nicotra, Torino, 2016, p. 123;

– Prevenzione della corruzione nel sistema delle società pubbliche: dalle Linee guida dell’A.N.AC alle norme del d.lgs. n. 175/2016, in AA.VV., le società pubbliche, a cura di F. Auletta, Bologna, 2017, p. 17;

– La prevenzione della corruzione nelle società pubbliche alla luce del d.lgs. 175/2016, in AA.VV. L’impresa pubblica in Italia ed i servizi per i cittadini, a cura di H. Bonura e A. Rughetti, Milano 2017, p.35;

– Il sistema della prevenzione della corruzione, pubblicato in www. penalecontemporaneo.it 27 gennaio 2018;

– A proposito del ricorso ad agenti provocatori per contrastare la corruzione (con GL. Gatta), in www.penalecontemporaneo.it 22 febbraio 2018.
Ha pubblicato le seguenti monografie: 12;

– La depenalizzazione dei reati minori, Napoli, 2000, (con E. Aghina);

– Il giusto processo; commento sistematico alla l. 63/01, Napoli, 2001;

– I reati fallimentari, Napoli, 2001;

– La prova documentale, Milano 2004;

– La nuova autorità nazionale anticorruzione, Bologna, 2015, (come cocuratore con F. Merloni);

– Codice dell’anticorruzione e della trasparenza, Maggioli, 2018 (come cocuratore con F. Merloni). Ha pubblicato le seguenti opere di carattere divulgativo;

– Solo per giustizia, Milano 2008;

– Gattopardi (con G. Di Feo), Milano, 2010;

– Operazione Penelope, Milano, 2012;

– I casalesi; nascita ed evoluzione, in Atalante delle Mafie (a cura di E, Ciconte, F. Forgione, I Sales), Soveria Mannelli, 2012, 169;

– Football Clan (con G. Di Feo), Milano, 2012;

– Il male italiano. Liberarsi dalla corruzione per cambiare il paese (con G. Di Feo), Milano, 2014;

– La corruzione spuzza (con F. Caringella), Milano, 2017;

– La corruzione spiegata ai ragazzi, (con F. Caringella), Milano, 2018;

– Corruzione e anticorruzione. Dieci lezioni, (con E. Carloni), Feltrinelli, 2018.